Pizza o Piadina?

I CIBI CHE PREFERISCONO GLI ITALIANI
24 Maggio 2018
Le tue feste al Bar Trattoria Elisa
20 Dicembre 2018

Napoli vs Cesena. Non è una partita di calcio. O almeno non del 2018, ma potremmo semplificare cosi.
Pro e contro di due prodotti alimentari molto gustosi ma.. non troppo facili da inserire in una dieta. Dicono.
La pizza è una preparazione gastronomica che si presenta in molte decine di varianti, ma ha alla base un impasto cotto al forno di farina di frumento, acqua e lievito.
Secondo alcuni, il nome deriverebbe dal participio passato (pinsa) del verbo latino “pinsere”, che significa “schiacciare”, con preciso riferimento alla forma allargata della preparazione. Secondo altri, la pizza si chiamerebbe così dalla parola mediorientale “pita”, nome generico attribuito con numerose varianti al pane.

La piadina, composta da farina di frumento, strutto (o olio d’oliva), sale e acqua, ha alle spalle anch’essa una storia millenaria ma un’origine più determinata: la Romagna, più precisamente le colline fra Forlì e Rimini; la sua cottura avviene su un piatto di terracotta, su lastre di pietra o piastre di metallo. Il termine “piada”, di cui piadina è un diminutivo, potrebbe derivare dal greco “plakous” (focaccia) a indicare un surrogato del pane; ma altri studiosi, considerando il fatto che la Romagna apparteneva all’Impero Romano d’Oriente, fanno risalire l’attuale denominazione al mediorientale “pita”.

Insomma, pare che le differenze non siano poi così tante, alle origini.

La notorietà internazionale e il crescente successo commerciale della pizza rendono quantitativamente improponibile un confronto fra i due prodotti.

Anche se, piuttosto recentemente, la piadina romagnola ha valicato i confini regionali e ha iniziato a divenire un sostitutivo di pasto gradito in tutta Italia,  mentre di pizzerie classiche o al trancio abbiamo invaso il mondo.

Come si sa, esistono decine di modi più o meno tradizionali di condire una pizza: dalle classiche Margherita e Napoli alle più fantasiose e condizionate dalle mode quali pizza con ketchup e patatine chips, pizza con panna e salmone o pizza con Nutella.

Nutrizionalmente parlando…
La notorietà della dieta mediterranea e la sua affermazione come salutare “italian way of life” ha spesso fatto commettere qualche errore di valutazione a più di un dietologo, inducendolo a considerare la pizza un alimento ipocalorico.

Di sicuro sappiamo che pasta + mozzarella + salumi, spesso più salumi, fanno della pizza un alimento molto gustoso e.. molto calorico.

Preferire le pizze senza salumi e mozzarella (o altri formaggi) può essere una buona soluzione di compromesso.

Molto calorica anche la piadina romagnola, che sconta la presenza di strutto o olio d’oliva nell’impasto, ai quali vanno aggiunti quelli della farcitura a base di salumi e formaggi. In qualche modo più gestibile, nel quadro di un giusto regime alimentare, le versioni vegetariane, sicuramente più leggere e digeribili.

Soprattutto nel periodo di “ferie”, dove di piadine, abusiamo.