La Festa della Donna, sicuri di saperne le origini?

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E’ ormai alle porte anche la giornata internazionale della donna e noi del Bar Trattoria Elisa abbiamo pensato che fosse importante dedicare qualche minuto per scrivere di questo importante evento, ricordandone le origini che probabilmente non saranno così chiare a tutti.

In occasione della giornata dell’8 marzo, infatti si celebrano e promuovono le faticose conquiste sociali e politiche delle donne, il riconoscimento del loro ruolo negli sforzi di pace e nella lotta ad ogni genere di discriminazione e violenza, riflettendo inoltre sulle condizioni di lavoro delle donne, oggi come in passato e sulle diseguaglianze tra uomo e donna.

La teoria più diffusa racconta che la Festa della Donna venne istituita in memoria dell’incendio che divampò in una fabbrica di New York, nella quale rimasero uccise tutte le operaie rimaste intrappolate all’interno, poiché i datori di lavoro avevano barricato tutte le uscite per non permettergli di scioperare.
In realtà questa sembra essere solo una leggenda, poiché negli archivi storici non vi è traccia di tale incendio. Inoltre l’istituzione di questa festa non è stata così immediata e, nonostante le pessime condizioni a cui le operaie erano sottoposte e il fatto che un incendio divampò davvero in una fabbrica nel cuore di Manhattan nel 1911 uccidendo centinaia di ragazze (evento dal quale deriva probabilmente la prima storia), non avvenne grazie ad un episodio tanto tragico.

L’istituzione della Festa della Donna può essere associata al discorso tenuto il 3 maggio 1908 a Chicago, da Corinne Brown ad una conferenza del partito socialista, in mancanza dell’oratore ufficiale, durante la quale accusò i datori di lavoro di sfruttamento nei confronti delle operaie e di discriminazione sessuale subita dal punto di vista retributivo e di orari di lavoro.Fu così che il Partito Socialista americano, il 23 febbraio 1909, organizzò una grande manifestazione in favore del suffragio universale, per celebrare i diritti delle donne.
L’anno successivo, il 27 febbraio alla Carnegie Hall, tremila donne, celebrarono il “Woman’s day” e, durante la Conferenza internazionale della donna a Copenaghen, le socialiste presenti chiesero d’istituire una giornata comune dedicata alla donna.

Cominciarono così a festeggiarla anche alcuni paesi europei come Germania, Austria e Svizzera, venne interrotta durante la prima guerra mondiale, fino a quando l’8 marzo 1917, le donne di San Pietroburgo non scesero in piazza manifestando per rivendicare la fine della guerra, dando vita alla “Rivoluzione russa di febbraio”.
Tale evento ispirò successivamente le delegate della Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste a Mosca nel 1921 che scelsero l’8 marzo come ‘Giornata internazionale dell’operaia’.

Nel 1922 si festeggiò per la prima volta anche in Italia la giornata internazionale della donna, grazie al partito comunista. Nel 1945 l’Unione Donne in Italia celebrò la Giornata della Donna nelle zone liberate dal fascismo e l’8 marzo 1946, tutta l’Italia celebrò la Festa della Donna scegliendo la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.
L’8 marzo venne riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite (ONU) come giorno della festa della donna, solo nel 1975 e il 16 dicembre 1977 la proclamarono “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale“.